The Black Eye Project THE BLACK EYE GDR – Gioco di ruolo by chat a tema pirati nei Caraibi!
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THE BLACK EYE GDR – Gioco di ruolo by chat a tema pirati nei Caraibi!
THE BLACK EYE GDR – Gioco di ruolo by chat a tema pirati nei Caraibi!

Storico fatti accaduti a The Black Eye

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341 Il cantiere navale Simbi Porto George Town 29/11/1691
Ai moli del porto di George Town, la Governatrice ha concesso lo spazio antistante al Forte lo spazio per la costruzione di un Cantiere Navale. Nella spedizione avvenuta a Santo Domingo, si è provveduto ad ingaggiare un progettista per la sua realizzazione. Monsieur Leclerc ha così messo a disposizione la propria sapienza e qualche uomo per la sua realizzazione nell'isola di Fortune. La raccolta fondi monetari e di materie prime è stata piuttosto celere grazie al Capitano Field come uno dei maggiori armatori del progetto. La costruzione è proceduta in modo celere, lavorando incessantemente per giorni. Ad opera quasi completa, i maggiori investitori e sostenitori atti anche loro al lavoro manuale vero e proprio, hanno visto andare letteralmente in fumo parte del loro lavoro. Ad opera di uno spagnolo, non identificato, ma che si potrebbe tranquillamente far risalire alla classe meno abbiente della popolazione, inneggiando all'odio verso gli inglesi, ha appiccato un incendio. L'intervento di Castiel, Darcyl e Maui insieme al resto dei braccianti ha fatto sì che i danni fossero limitati. Solo una cinquantina (53) di materie prime tra assi e cordame è andato perduto. La struttura vede però necessario un'opera di rafforzamento dei pali portanti o la loro sostituzione.

340 Dare e Avere Marassa Foresta 26/07/1691
Non sempre il valore di una reliquia è riconducibile alle preziosità delle pietre che vi sono intarsiate. Talvolta a dar valore a un oggetto, sia anche di uso comune, è il potere del ricordo e questa è difatti la storia di un tesoro diverso da quel che l'immaginario comune potrebbe suggerire, di un aiuto offerto senza chiedere nulla in cambio e della caparbietà di un fabbro irlandese nel ritrovare la sua pala. Albert e Justice tornano nella foresta armati di semplici stratagemmi già rodati per non perdere l'orientamento nella foresta, ma non c'è soltanto la fitta vegetazione e la fauna selvaggia a minacciare la loro incolumità. Il duo piomba su un lembo di terra adibito per un rituale tutt'altro che cristiano, Justice colpita da un malessere violento e inatteso è la prima ad accorgersi dei solchi sul terreno. Albert individua una possente figura dalla pelle del colore dell'ebano stagliarsi fra gli alberi, ben presto i due si avvedono di essere circondati da una tribù silenziosa e prudente, il cui leader ostenta una sicurezza irremovibile: sono in vantaggio e lui lo sa. Forse è soltanto un gesto di Albert a convincere il leader indigeno a prendersi un istante in più prima di decretare una sentenza per i due avventurieri. Intanto un giovane della tribù osserva Justice con attenzione, forse è in grado di capirla o persino di vedere oltre quel che appare. Indicherà al fabbro una zolla del terreno permettendole di avvicinarsi. Justice in preda alle sue personali interpretazioni del mondo scaverà in quel punto preciso ritrovando l'oggetto dei suoi desideri insieme a tante altre cianfrusaglie eppure, nonostante l'abbondanza, decide di prendere solo quello per cui era venuta e spontaneamente rinuncia a un altro oggetto dal valore non scontato in cambio della sua pala. La terra ricade sulla lama offerta da Justice che si unisce al cimitero delle cianfrusaglie di ferro e metallo custodito in quell'angolo della foresta. La tribù la osserva permettendole di effettuare lo scambio, gli occhi di molti la seguiranno. Nessuna intromissione impedirà ai due di darsela a gambe e ad Albert viene concesso un avvertimento.

339 Catture e Vecchi Amici Baron George Town 18/05/1691
In orario serale, durante il rastrellamento militare dei quartieri di George Town , la ronda capitanata dal Colonnello Albert Norrington scopre dove si nasconde la ricercata Victoria Evans. Viene ritrovata nel quartiere orientale nella zona dei Vicoli Neri celata in una casa abbandonata. A seguito di una reazione è stata immediatamente catturata e condotta al Forte, in attesa di processo, ma non per mano delle giubbe rosse. Qualcuno ha dato una mano per catturare la ricercata e il nomignolo di quell'uomo (Darcyl) vola di bocca in bocca...il Corvo. Sempre nei quartieri orientali, nella Morning Street, vecchie alleanze tornano ad unirsi per dare speranza a quella fetta di popolazione che crede ancora nei suoi principi e valori. Sotto la guida di Jacquotte, il Battaglione di Camelot torna a issare il suo vessillo. La miccia prima della grande rivolta continua a bruciare..

338 Il silenzio prima del Balzo Baron George Town 12/05/1691
Durante il gran ballo indetto dalla governatrice Catherine disordini pubblici sono nati nel quartiere del Forte e si sono propagati per la città. Victoria, comandante della marina ha sobillato il popolo, rivoltandolo contro gli inglesi. Sfruttando le condizioni da lei architettate hanno razziato e bruciato case e tenute dei più ricchi in campagna ed in città. La repressione è dura e tutti ora hanno paura chiudendosi in casa mentre i soldati sopprimono i focolai. La miccia è stata accesa ed è questione di tempo prima che detoni o venga recisa prima della grande rivolta. La paura regna sovrana e di fronte al nome di Victoria che serpeggia occorre qualcuno che mostri polso e si anteponga a questo caos.

337 La città non dorme mai MamanBrigitte Le Fattorie 03 Marzo 1688
La sera si tinge di rosso al riverberare del fuoco che arde i campi di Mr. Crombell, coltivatore di cotone. Un incendio appiccato da quelli che diventano fuggiaschi, inseguiti dai colpi di fucile dei non abbastanza pronti guardiani del commerciante e colono. Uno si rifugia temporaneamente da Embeth, no viene preso in custodia dai Salty, grazie alla prontezza di Jago, mentre Aidan e Maui si assicurano il merito della cattura di chi morirà di lì a breve, soccorrendo una spaventata Justice affidata all'ausilio di Flemeth. L'intera faccenda lascia molti dubbi a tutti, principalmente su movente e organizzatore, ma gli eventi sono tanto travolgenti che è già tempo di prepararsi a una risposta prima ancora di capire la domanda.

336 Ultimo Atto! Shango Mare e Forte 11 Dicembre 1687
Ultimo atto dello scontro fra Clarke e Molesworth. dopo una lunga attesa finalmente il vascello inviato da Port Royal raggiunge le coste di George Town e si ritrova a dover affrontare una resistenza agguerrita. il periodo di attesa non è stato improduttivo, l'isola si è rimboccata le maniche e si è preparata al grande scontro. mesi di preparazione, di sofferenza e di rinuncia, ma anche di coesione e cooperazione che ha visto riunirsi tutta la popolazione dell'isola. Gli scontri si sono divisi su due fronti distinti, ma uniti. Al forte Jeanbaptiste, Vera, Zoe, Justice, Jacquotte e Flemeth, insieme alle truppe ordinarie dei bastoni hanno cooperato per l'attivazione dei cannoni di grosso calibro. Si sono prodigati nell'aiutare quegli uomini a difendere l'isola e con loro si sono preparati ad accogliere i feriti. Uno scontro feroce che ha lasciato il segno sul forte la cui passerella è ora parzialmente crollata sotto la furia dei colpi del vascello di quarta classe. Ma i nostri eroi ne sono usciti, anche grazie alla protezione invocata dai devoti di antichi e misteriosi Dei pagani per la protezione di tutti. In Mare la lotta non è certo stata meno furiosa. Sulla Banshee i Salty Dog hanno lottato fino allo strenuo delle forze per infliggere il massimo danno a quella nave colossale. Manovre marittime sapienti e precisione hanno tenuto alto il loro nome nonostante il fato avverso. Sulla Golden Wave - la piccola della compagnia navale - Darcyl, Barnaby, Aidan e Dougal hanno dato tutti loro stessi in quella lotta forsennata, dando fondo a tutta la ferocia della quale fossero capaci. Pioggia e schegge e di proiettili non hanno fermato nemmeno la River Themes al comando di Black Jack. Una prova di forza impressionante per questa piccola isola che si staglia contro l'immensità dell'Atlantico. uno scoglio che ha impartito un'importante lezione all'onda imperialista di Port Royal.

335 L'Inquisizione: Rivalsa Anna Quartiere Orientale 15 e 21 Luglio 1687
Il ritrovamento dei cadaveri di donne smembrate e deturpate ha causato la reazione di qualcuno che sembra non aver perdonato tale accanimento. La risposta a questi scempi è stata la comparsa nelle zone più varie di George Town di altrettanti cadaveri ma, questa volta, maschili: la stessa violenza, la stessa impietosa arroganza ma rivolta a bersagli ben differenti. Si sa, però, che quando alla guerra si risponde con la guerra le conseguenze non possono far altro che peggiorare: dove fin'ora c'erano state solamente esecuzioni sommarie, ora, la Santa Inquisizione spagnola di stanza a George Town ha deciso di muoversi in processioni atte a purificare il territorio con omelie mirate. Sono le donne empie ed impure il bersaglio, coloro che non rispondono ai requisiti di castità e purezza accettati dalle Tonache Nere quelle trascinate per i capelli, urlanti e terrorizzate, verso roghi appiccati nelle piazze. Questa terribile sorte ha sfiorato Ludovica, tratta in salvo da sangue spagnolo, lo stesso sangue che pare aver preso a cuore la vita delle donzelle di George Town ergendosi a protezione anche della bella Nayara, presa di mira durante la festività dedicate alla presa di Gerusalemme. Juan si guadagna la Nomea di Salvatore mentre la sua gente veste di Nero e copre il proprio volto scontrandosi contro l'intera popolazione francese del Quartiere Orientale, capitanata dalla capacità dialettica di una Jacquotte miracolosamente infervorata. Alexandrette stessa è fra quelli che combattono, senza esclusioni di colpi, mentre Flemeth è costretta ad incassare la disgustosa sensazione che l'avvento dell'Inquisizione scatena nel suo animo. La sua unica fortuna è che, qualche buona donna, ha parlato tanto bene di lei da convincere un soldato inglese, Darcyl, a salvarla allontanandola dalla piazza in sfacelo.

334 Kriminiel: Il Rito Anna Los Muertos 20 Giugno
E' una vibrazione particolare quella che pizzica l'aria quando i venti di una battaglia stanno soffiando, sono note flebili che a malapena riescono a sollevare la pelle ma hanno invece il potere di far passare notti inquiete. I sogni degli adepti della Manglier Noir li hanno tenuti svegli, finché non è arrivato il momento di ripercorrere i propri passi verso un luogo di atroce devozione. Il vecchio Mausoleo dei Comneno li ha nuovamente accolti nel cuore della Foresta quasi stessero seguendo i passi e le intenzioni di colei che, quel rituale, lo ha iniziato: Paradise. La donna, con al seguito Barnaby, il suo nuovo cane da guardia, è del tutto intenzionata a sfruttare proprio il corpo del grosso inglese come contenitore per il Loa da sguinzagliare contro l'Inquisizione che sta prendendo piede a George Town. Non ha però fatto i conti con l'astuzia della Manglier che, anziché pensare a combattere lei direttamente, ha scelto una via meno diretta inficiando il suo burattino: quando oramai il rituale era al suo culmine a Barnaby viene indotto un sonno profondo che allenta miracolosamente le maglie della rete stretta su di lui dalla Bokor. Non ha quindi altra scelta, Paradise, che accogliere dentro di sé il Loa della Giustizia e delle più amare Sentenze. Un essere impietoso e violento che ne guiderà i passi nella vendetta mossa contro le Tonache Nere dell'Inquisizione. Alle Mangrovie il compito di purificare quel che rimane in quel luogo giudicato empio e raccogliere ulteriori indizi sulla famiglia che pare essere stata a capo dell'Embargo.

333 Di rune e di porte, di guardie MamanBrigitte Quartiere Sud 26 Giugno1687
L'ora è tarda e la notte estiva è cupa e nuvolosa: questo l'ultimo cielo che alcune guardie inglesi, farabutti senza dignità che si fanno scudo della difesa per imporsi su divisi e indifesi commercianti, evitando solo quelli che oppongono vigorosa resistenza, hanno visto nella loro vita. Xavier, alla guida di Alexandrette e Jago, con la scorta dei fidi Dillon e Chip, irrompono senza alcun sotterfugio nelle strade, a faccia tosta, dinanzi a quelli che si fanno chiamare padroni. Poca organizzazione, tanta furia redentrice quella del prete. Non c'è pistola o arma di fino: si spaccano le teste con una violenta mazza chiodata. La cattiveria sia di esempio. Mentre le asce di Alexandrette fendono l'aria e corpi smembrati, Jago inchioda a terra la sua vittima come insetto contro il muro. In breve, la giustizia vendicatrice è amministrata e stavolta con la sorpresa di un popolo che partecipa, che accoglie e che condivide l'azione con i Salty, trattati come gente del posto, gente del quartiere.

332 Los Muertos - Parte 3 Anna Los Muertos 13 Giugno 1687
Sono stati il terrore e la devozione, miscelati brutalmente assieme, a fornire a Ludovica la forza per una preghiera alla quale, per la prima volta, i Loa hanno risposto: le hanno indicato una strada, l'unica percorribile per lei, che l'ha portata dalle sue compagne. Tutti lì, riuniti in un unico luogo, guidati da un tatuaggio ricamato, una presenza che pulsa nell'etere, che si respira nell'aria per coloro che attraverso il Velo scrutano.. Barnaby è l'unico uomo, là in mezzo, che non osserva il cielo per trovarci un Dio. Le Manglier sono attratte dai sentimenti di Aidan e, quelle emozioni, sono totalmente riversate su una donna distesa in un letto di incoscienza. Una donna che lui ha tradito e che, appena sveglia, non può far altro che ricordarlo scegliendo di gettarsi fra le braccia di Barnaby alla disperata ricerca di protezione e, la scelta, pare essere quella giusta perché appena le donne della Manglier fanno il loro ingresso nella tenda la vita di Paradise è improvvisamente sul filo del rasoio. Ludovica impugna una sputafuoco, Flemeth un machete.. le accuse di Vera, i suoi avvertimenti le fomentano entrambe che non esitano a tentare di attaccare Barnaby e la sua nuova protetta. Non calcolano però il reale, pulsante e vivido affetto che Aidan prova per lei ed è infatti l'irlandese a proteggere quella che tutti, tranne Barnaby, chiamano Strega. Il grosso inglese, per assicurarsi una facile via di fuga prende in ostaggio Vera, convinto che nessuno dei presenti rischierebbe mai la sua vita ma i suoi calcoli si rivelano fallati. Ludovica spara e la fretta, la scarsa abilità o, forse, persino il karma fa si che sia proprio la mezzadra a farne le spese, trascinata via da Barnaby ancora intenzionato a proteggere Paradise.

331 Los Muertos - Parte 2 Anna Los Muertos 12 Giugno 1687
Secondo giorno. La notte precedente ha portato con sé un incubo di sangue e fiamme. Dopo aver scoperto di aver trovato, quasi per caso, proprio il mausoleo dei Comneno, il manipolo di avventurieri ha deciso di muoversi per i cunicoli esplorando i tumuli funerari riportanti ognuno quel cognome divenuto famoso, nelle ultime settimane. Allo stesso tempo, dall'altra parte della montagna, un Cavaliere Errante ha investito una scimmia dell'onere di Bussola Morale della sua missione, ed è proprio il piccolo primate a guidarlo attraverso una grotta naturale affiancata alla miniera conquistata qualche settimana prima. E' una discesa nelle viscere della terra per entrambi i gruppi, fino a che anche per Jeanbaptiste la pietra non si trasforma in un lavoro di pregiata ingegneria umana aprendosi su un'ampia stanza funeraria. Funeraria in molteplici sensi.. Un cumulo di cadaveri dalla gola tagliata ha dato il benvenuto a uomini e donne smossi ognuno dalle proprie motivazioni: ideali, fede, curiosità o ingordigia. Un gruppo eterogeneo che ha scelto di dare fuoco ad un sarcofago - culla di un rituale non ancora concluso - rinunciando a degli indizi potenzialmente fondamentali pur di purificare quell'empio atto sacrilego, non astenendosi però all'oro che ha riempito le tasche di molti.

330 Los Muertos - Parte 1 Anna Los Muertos 11 Giugno 1687
Un manipolo malassortito di esploratori si è incamminato nella foresta sconosciuta ai più per inseguire quelle che, per molti, sono solamente voci. Pescatori, marinai e giullari nobili decaduti ed aspiranti medici, una fauna inadatta alla rigogliosa flora dei Caraibi che sarebbe andata incontro a morte certa se non fosse stato per l'esploratrice che ha guidato i loro passi. C'è chi si è trovato ad affrontare promesse disattese che lo hanno reso succube di sussurri sciamanici incomprensibili, chi invece per la prima volta ha affrontato una vera e propria battaglia trascinandosi lontano dal pericolo sostenendosi l'un l'altra, compagni nell'amore e, ora, anche nella guerra. Un attacco improvviso, quanto potenzialmente letale ha spinto l'intero gruppo a rifugiarsi in un mausoleo scoperto proprio nel mezzo del cimitero sotto una gragnuola di dardi avvelenati. La comunione di spiriti di Alexandrette con la Natura stessa le ha concesso conoscenze di puro istinto che le hanno permesso di essere il supporto fondamentale all'abilità erboristica di Ludovica per trovare una cura al veleno che ha fiaccato gran parte del gruppo, rinchiuso all'interno di un mausoleo. Costretti a collaborare l'un l'altro per sopravvivere sono riusciti a scongiurare il peggio ritrovandosi proprio all'interno della tomba tanto cercata. Fortuna o condanna?

329 Miniera d'Oro Anna Los Muertos 22 Maggio 1687
Dall'attacco alla città da parte dei pirati sono passati mesi e la fonte di sostentamento dell'embargo che ha tenuto sotto scacco l'isola è ancora attiva. Oramai in molti lo sanno e, finalmente, un manipolo di uomini - e donne - coraggiose si sono spinti fino alla cava d'oro ognuno con le motivazioni e gli intenti più diversi. C'è chi è affamato di pepite, chi di onore e chi, invece, è solamente mosso dal sentimento più antico e potente del mondo. In palese inferiorità numerica il gruppo opta per una strategia che si rivela vincente: nessun attacco frontale e diretto ma un'aggressione d'olio lanciato ai piedi degli uomini di guardia e delle tende allestite all'esterno della miniera. Sono comete di fuoco i dardi e le frecce che piovono dal cielo dando alle fiamme pirati ed accampamento, carne bruciata ed urla fanno da sfondo alla violenza inaudita con la quale Xavier, Alexandrette, Barnaby e Jeanbaptiste abbattono i nemici in uno scontro che spezza vite ed ossa. E' Aidan l'unico ad avere altri interessi, un altro scopo. L'unico che ha bisogno di porre domande delle quali non avrebbe voluto ascoltare le risposte: la donna per la quale si è spinto fin là, per la quale ha massacrato uomini immolandoli a Loa capricciosi, non c'è più. Ha aspettato troppo ed è questa consapevolezza a crollargli addosso con la stessa violenza con cui le fiamme divorano le assi di sostegno della cava causando un crollo della struttura già provata. Corpi carbonizzati sono il tappeto rosso della vittoria per il gruppo e, ora, dovranno solamente ingegnarsi per spostare le macerie con la speranza di accedere al sospirato oro.

328 Suonare tamburi e Cristiani MamanBrigitte La Tana 15 Maggio 1687
Ancora una sfida sul consueto suolo della Tana e oramai i ruoli sono chiari a tutti. C'è chi, come il Prete, picchia e c'è chi, come Flemeth e Vera, si lascia andare alle afose tribalità dei tamburi che ritualmente battono chiamando sangue. Un cerchio che viene composto dagli uomini più eccitabili della Tana e anche da qualche ragazzo, poi un gruppo di musici che sapientemente compone uno sfondo musicale che scateni i sensi appannati dei due contendenti nella lotta tanto quanto lo stesso lavoro lo compie nei confronti di una più serena Flemeth, che su un tavolo offre uno spettacolo di se per molti occhi usuale. Per molti occhi ma non quelli di Louis e Reuel, o di Ludovica, che si trovano davanti a questi eccessi estremi che quest'isola magari ancora non aveva offerto. Distratti dall'aspetto rituale, si perdono forse il più carnoso scontro tra i due contendenti. La festa prosegue mentre la battaglia si risolve con una vittoria netta di Xavier, che si rialza un poco rintronato da qualche colpo, a differenza del suo avversario che invece non si rialza proprio, stremato dalle percosse sapientemente amministrate da chi si riconferma essere il campione imbattuto dell'isola non solo per gli occhi del pubblico più scalmanato, ma anche intravisto dallo sguardo sottile e analizzatore di Adoraciòn, che dopo un timido contatto con Soledad, pare chiederle un incontro dimesso e segreto per pochi occhi, allo scopo di discorrere di questioni personali.

327 Tracce d'Oro Anna Botteghe 21 Aprile 1687
Anche le migliori azioni possono avere conseguenze disastrose. Vera Jure trascina Flemeth alle botteghe, uno dei pochi luoghi di George Town che non ha subito gravi danni dall'attacco alla città.. non strutturali se non altro. Le pareti sono integre ma pregne del sangue di chi, in quel rifugio improvvisato, ha perso di vista l'umanità in favore di un istinto di sopravvivenza e prevaricazione primordiale. Un'onta che permea l'aria e si fa strada nelle narici sensibili delle due donne. Ma sono altri i motivi che, invece, portano là due uomini tanto diversi da poter incarnare il giorno e la notte: Darcyl - strenuo difensore dell'Inghilterra - e Xavier - decisamente meno interessato alle bandiere e più ai suppellettili di comune utilià. L'idea della Mezzadra è fra le più nobili: organizzare in quel luogo ancora intatto una mensa, un locale di scambio e baratto così che la città possa tornare a vivere..ma questa sua propensione al salvare la comunità subisce un brusco freno quando è un urlo ed un frastuono di cocci rotti a spezzare la quiete. Sono i due uomini, ancora ignari delle identità reciproche, ad avvicinarsi alla fonte ma, come due poli opposti, la reazione del Prete alla vicinanza non richiesta è violenta ed immediata. Una rissa che lascia spazio a quelli che si rivelano essere pirati di attaccarli sparando addosso al gruppo e ferendo la poVera, e fortunata mezzadra. Fra le urla angoscianti di Flemeth gli avversari vengono messi in condizioni di fuggire, o di essere ripuliti dalle avide mani di Xavier. E, stanotte, qualcuno ha avuto la terribile prova che coloro che li hanno condannati ad un embargo sembrato eterno ancora non si sono arresi.

326 L'Attacco Anna George Town 27 Marzo 1687
La voce di un attacco imminente da parte dei pirati era circolata di bocca in bocca, non si è neppure tentato di tenerlo segreto: i preparativi sono stati talmente evidenti e ricercati che tutti, oramai, erano pronti al loro destino. Il popolo organizzato in luoghi di ritrovo sorvegliati da soldati e camice marroni, da ribelli e gentaglia della peggior risma per una volta tutti riuniti sotto la stessa bandiera. Contro lo stesso avversario. Ed infine, dal mare, giganti di legno sono giunti armati, accompagnati da navi più piccole ma pesanti di ferraglia e polvere da sparo. Un inferno in terra, fiamme in mare con palle di cannone scagliate contro il forte e come pioggia di piombo sulla cittadina. Una battaglia su due lati, con il governo ed i suoi affiliati coatti a difendere il porto e gli Insurgenti, al fianco del battaglione Camelot, a calcare la terra come una barriera umana. La difesa strenua ha evitato il peggio ma è stato impossibile impedire lo sbarco di una minoranza delle bestie, fra i più violenti figli di Agwé, ed i saccheggi sono stati la conseguenza di un embargo disastroso. Stupri e massacri, come cavallette di un'epidemia biblica i pirati si sono riversati nelle strade di George Town, nella sua foresta in un contagio che dal mare ha attecchito sulla terraferma. Ed ora la battaglia è fra le mura inconsistenti di una cittadina affacciata sul mare, indebolita, provata ma ancora decisa a vendere cara la pelle.

325 Sangue sul Tamigi Loko Villaggio 24 Marzo 1687
l piano è stato congegnato, e i Salty sono pronti a sferrare l'attacco alla River Thames ancora ormeggiata, ma ormai riparata e prossima a salpare. Giorni passati a osservare, organizare e finalmentente il gruppo, in realtà un piccolo esercito silenzioso, è pronto a scatenare il caos a bordo. Otto Celti rinforzano il manipolo costitito da Gabbiano e Mambo, oltre che da Soledad, Jago, Alexandrette e Xavier. I più agili - Soledad, Jago - agiscono a nuoto supportati da Mambo e Gabbiano, per soprendere i nemici arrampicandosi sulla murata del brigantino. Gli altri attendono fra le ombre della spiaggia, in attesa del momento propizio; che giunge non appena due sentinelle a terra si sganciano dagli altri tre, diventando preda del Prete e della Norrena. Di lì a poco l'inferno, scaturito dai primi colpi letali di Soledad e Jago. I quattro si riversano sul ponte innescando la battaglia, mentre i due killer a terra si riversano contro gli altri avversari ingaggiando duelli fino all'arrivo dei Celti: una massa di muscoli e furia che piomba sul ponte. Ma l'allarme è scattato, e nel caos dello scontro si registrano i primi feriti e morti, da una parte e dall'altra. Soprattutto fra gli uomini di Brad, alleati dell'ultima ora vittime di una scarsa organizzazione con i Cani Salati. E' un'ecatombe, e fra questi ci lascia le penne anche l'efferato e ignobile Drizz, che muore con un pugnale piantato nel petto lanciato da Xavier ormai al limite delle forze. Alla fine del combattimento si contano i caduti, fra i quali tre Celti, ma con il buon Abraham salvo, eroicamente salvato da Alex sotto tempestivo suggerimento di Soledad. L'unico superstite è un uomo di Brad, Erik, in grado di farsi riconoscere per tempo prima di finire nel tritcarne. Con lui, e tutta la marmaglia reclutata a La Cuenta, i Salty prendono possesso del vascello, forti di altri 30 uomini pronti ad azzannare i pirati, e una Goletta di La Cuenta come supporto alle future operazioni.

324 Speranze e Vendette Anna Foresta 15 marzo 1687
Una spedizione. Inseguire un'idea, un dubbio, arrancare nell'impegno di vedere almeno una via da seguire nel mezzo di un marasma dove tutto sembra essere troppo grande da affrontare. Sentirsi minuscoli insetti in balia della corrente ma ugualmente ergersi forti della propria intelligenza, armati di appunti che avrebbero dovuto portare ad una soluzione, alla comprensione di tutto ciò che si muove oltre la linea dell'embargo che toglie il fiato ad un'isola allo stremo. Ma, purtroppo, non tutto va come ci si aspetta. Ogni uomo, ogni donna, è mosso da istinti, da sentimenti e stralci di passato difficili da dimenticare, impossibili da seppellire. Il ritardo ha diviso un gruppo già traballante prima ancora della partenza: per amor cortese, per profondo spirito cavalleresco, Aidan e Jeanbaptiste partono prima degli altri con il desiderio primario di salvare un'affascinante Baronessa Portoghese dalle grinfie di pirati che, scopriranno, sono invece prodighi nel proteggerla quando lo è l'irlandese. Flemeth fortunatamente assiste alla scena riuscendo a riportare all'accampamento sito nei pressi di Los Muertos il cavaliere ferito. La conseguenza è un profondo dubbio nei confronti di un irlandese sempre più emaciato e soddisfatto che pare essere in grado di muoversi senza problemi fra un gruppo e l'altro: inglesi e pirati allo stesso tempo. Ma sono gli inglesi, nella persona di Arkell, che dopo l'ennesima prova di sfiducia, decidono di ingabbiare l'irlandese. Ma, lui, fa in tempo a nominare un uomo "Hernan". Eco di un passato sin troppo recente si risvegliano nella testa di Roux che, d'impeto, sceglie di liberare Aidan per farsi scortare all'accampamento con, in testa, solo la vendetta nei confronti dell'uomo che ha quasi ammazzato la sua compagna oramai scomparsa. L'ex primario riesce a convincere persino Vera a distrarre per lui le guardie con la scusa di un falso attacco all'accampamento, la Mezzadra si schiera per amore e per un senso di lealtà nei confronti del fratello che contagia indissolubilmente l'anima. La delusione per Arkell è troppa, il tradimento di amici è insostenibile e, sostenuto solamente da Marion - la loro guida in quell'avventura sfumata -, sceglie di tornare a George Town consapevole che un possente attacco è imminente. Un gruppo si è diviso ed ora da una parte ci sono gli inglesi che ancora proteggono la città e, dall'altra, quelli che sono stati denunciati come ribelli che tentano di dare il loro contributo tagliando la testa ad un capo pirata, stranamente redento ai loro occhi.

323 Per qualche moneta Anna Quartiere Orientale 6 marzo 1687
Seguire le tracce non è una prerogativa dei cacciatori, spesso diventa anche l'unico modo per avere le risposte che da tanto si inseguono. Questo muove i passi di Roux, Vera e Jacquotte: la testimonianza entusiasta della vecchia Agatha li porta all'ingresso della Shirel, una bottega commerciale che pare intrattenesse affari con i misteriosi spagnoli che sembrano arbitrare l'embargo. Sin dal principio qualcosa non va agli occhi dei tre investigatori in erba, la serratura all'ingresso è forzata e, all'interno, sembra essere passato un tornado. Libri contabili a terra, cassetti rovesciati, mobili scostati dalle pareti. E' l'orecchio fine di Vera a percepire movimenti dal primo piano, un avvertimento che però non viene granché colto da Jacquotte che, nel frattempo, trova invece quello che sembra il perfetto nascondiglio di qualcosa di valore. Quel che segue è un turbinio di dolore che si pianta nella spalla della Mezzadra sottoforma di una lama affilata: due sgherri dai volti coperti li attaccano facendosi strada dalle scale che lei stava sorvegliando ma Vera ha la prontezza di spirito di non tradire la posizione del compagno. E' questo a dare il tempo a Roux di avventarsi furiosamente contro l'uomo che ha osato ferire Vera, perdendo attimi preziosi nell'infierire su un corpo già morto. Fortunatamente Vera e Jacquotte si accorgono in tempo del secondo uomo intento a scardinare dal pavimento proprio l'asse trovata dalla Sarta per estrarne qualcosa. E' l'ordine perentorio di Roux a convincere la guardia armata di Vera ad aprire il fuoco mentre Jacquotte sfrutta il suo ruolo e la sua fama nel quartiere orientale per chiamare a sé gli uomini del Battaglione Camelot. Una serata proficua per i tre, fatta di ferite ma anche di indizi raccolti.

322 L'ultima preda Loko Mare Aperto 11 Febbraio 1687
Il momento è propizio e finalmente, dopo lunga attesa, la ciurma di Keegan si muove. Col favore delle tenebre la caccia ha inizio e la Saecularia - la sedicente ammiraglia - si appresta ad ingaggiare una lotta furibonda con il grosso veliero olandese. Circa cento uomini armati fino ai denti in quel vscello di quarta classe, pronti ad assalire l'incauta imbarcazione; cento uomini che non appena si aprono le danze riversano la propria furia sui nemici, abilmente diretta da un'altra nave del Capitano nella bocca del leone. Fra loro la dozzina di Salty Dogs, infiltrati ormai come membri dell'equipaggio dell'ex Ufficiale Inglese, pronti a una sortita, ma agghiacciati di fronte alle forze messe in campo da Keegan. Costretti quindi a recitare la parte fino in fondo si lanciano tutti nella mischia, in una violenza inaudita in cui l'equipaggio nemico resiste come può alla furia degli assalitori. Furia invece, quella degli elementi, che sembra essere contenuta da qualcosa o qualcuno. Tuoni e fulmini echeggiano e illuminano lo scenario promettendo la Madre di tutte le Burrasche. Ma quel qualcosa riesce a contenere, a imbrigliare il grido di battaglia del Loa della Tempesta; un'innaturalezza di fondo che Soledad e Alexandrette riescono ad intuire. Ma è la prima ad avere reale cognizione come quel campo di battaglia sia protetto dalla rabbia degli elementi, notando una terza nave un po' in disparte illuminata a giorno dall'ennesimo lampo. E mentre Xavier, Alexandrette e Jago si infrangono sui corpi dei nemici, falciandoli, gli uomini di Keegan fanno a pezzi l'equipaggio dell'Ongelukkig, subendo perdite non previste. Il galeone è quindi conquistato, una delle navi pirata danneggiata, e il convoglio rientra al cordone. Nessuna pietà e nessun ferito, come da ordini, e l'intero equipaggio olandese viene passato a fil di spada in una carneficina efferata che non lascia adito a dubbi sulla crudeltà di quegli uomini. Il bottino, l'ultima preda, era una nave immensa e l'intera ciurma non può che festeggiare il successo dell'impresa.

321 Insurgente MamanBrigitte La Tana 04/02/1867
La ribellione degli spagnoli agli ordini sempre più dispotici per loro è giunta sino alle orecchie del Capitano Fred Crowe, che ha deciso di punirli e di farne un esempio. Cinque compagnie portano con loro un cannone, sicuri di disperdere una massa di ribelli invigliacchiti e imbelli. Ad attenderli però, trovano sul sentiero le letali trappole di Alexandrette e i tiratori dei Salty Dogs, comandati alla carica da Xavier. E mentre Jago si appresta ai tiri, il loro simpatizzante Roux sabota il tiro del cannone, che non possa fare fuoco sull'edificio simbolo della ribellione. Padroni del terreno, i ribelli riescono a intrappolare nella morsa gli Inglesi che non si aspettavano una simile robusta e coraggiosa reazione. Solo la perizia di Fred e gli abili tiri di Ragnar mantengono le linee compatte, ma col fallimento della loro arma principale il Capitano è costretto a chiamare la ritirata. Il cannone è perso, come le vite di molti soldati, numerosi i feriti per ambo gli schieramenti. La ribellione ha dimostrato di non essere disorganizzata come si pensava, ma sul terreno restano, da ambo le parti, persone che avrebbero potuto difendere l'isola spalla a spalla. Il tutto per ritrovarsi al punto esatto di quarantott'ore prima.

320 Il rapimento di Lord Clarke Shango Quartiere Nord 22 gennaio 1687
Una notte infernale quella che sconvolge il Quartiere Nord. Durante la sera la carrozza di Lord Clarke viene attaccata da un piccolo drappello di Pirati. Embeth, all’interno della carrozza, subisce l’assalto dei pirati cercando di aiutare il Lord a Mettersi in salvo. Riesce a vedere alcuni degli aggressori per fortuna. Ragnar intanto da fuori da ordini ai suoi uomini perché vadano in soccorso della carrozza e insieme mantengano la sicurezza lesa di quel quartiere di solito molto tranquillo. Ludovica, dal canto suo, viene coinvolta in quell’evento drammatico suo malgrado. Ma grazie alla sua propensione alle arti oscure provvede a cercare di soccorrere come può. Pregando i Loa. E riceve un indizio da parte del Loa della folgore e della tempesta.riesce ad individuare Una veneziane particolare su uno di loro.

319 Attacco alla Baia Anna Shipwreck Bay 22 novembre 1686
Quando gli uomini buoni scendono in guerra la Pace ritrova una speranza. Un'accozzaglia improbabile di cavalieri, santi e preti, irlandesi e soldati ha studiato un piano per assaltare la Baia e riprendersi il possesso di uno degli attracchi sfruttato dai pirati per tenere sotto scacco l'isola. La teoria è semplice: avvicinarsi di soppiatto, mescolarsi alla folla ed arrivare tanto vicino ai bersagli da aprire le danze solamente quando i nemici non avranno occasione di reagire. Ma, si sa, anche un piano ben congeniato deve tenere conto degli imprevisti e, l'imprevisto, è il fervente orgoglio nazionalista di Steven che si avvicina all'accampamento impettito e con le armi in pugno aprendo il fuoco sui nemici e scatenando un putiferio di sangue e morte prima che i suoi compagni riescano a mettersi in posizione. Gli altri però non se lo fanno ripetere due volte e, da tre fronti differenti, l'attacco cala senza pietà sulla baia: dal sentiero sorvegliato sono Jeanbaptiste e Aidan ad aprire la strada travolgendo sotto gli zoccoli di cavalieri scozzesi un gran numero di nemici. Dalla spiaggia sono John e la sua squadra a decimare i pirati assecondati dal gruppo di Steven e da un Prete incredibilmente fortunato e carico della conosciuta, irrefrenabile voglia di violenza. Ma sono dei riccioli scuri, l'eco di profumi e sensazioni a distrarre lo scudiero di Jeanbaptiste dalla battaglia: Aidan si ritrova ad inseguire un fantasma fino a vederlo esplodere dinnanzi ai suoi occhi. E' solamente l'attitudine al comando di John ad impedire che altri prigionieri muoiano mentre l'attacco a sorpresa, con le proprie vittime, vede finalmente la vittoria..

318 Agguato in spiaggia Loko Spiaggia 30 Novembre 1686
I Salty organizzano una sortita per guadagnare, e quindi offrire, un obolo al Capitano Keegan. L’idea è quella di attirare i sei uomini in giacca rossa di ronda alla Spiaggia in un’imboscata al limitare della vegetazione. Il copione prevede due persone, Alexandrette e Jago, impegnate a disincastrare la ruota di un carretto incassata nella sabbia; Soledad e i due fidi Chip e Gabbiano sono invece appostati fra i rami degli alberi, pronti a scoccare le loro frecce letali, mentre Xavier e Nkosi sono appostati nel buio pesto, arma in pugno, pronti a intervenire. La pantomima ha effetto, e la pattuglia inglese abbocca avvicinandosi; fra questi un giovane militare mezzo sangue, che riconosce Alex come l’Esploratrice del Governo e a cui ha fatto da scorta per mesi sotto l’ordinanza di protezione emanata illo tempore dagli alti gradi. Due uomini vanno in soccorso di Jago e la ruota, un altro viene inviato dal Caporale Seamus più avanti per evitare il mancato congiungimento con i segnali provenienti dalla Shipwreck Bay, il giovane Auxley si accinge a cincischiare amorevolmente con la sua Cacciatrice, mentre il guardingo Caporale resta in compagnia del fuciliere. E’ Soledad che inizia le danze, colpendo l’omone chinato sulla ruota, salvo miracolosamente proprio grazie a quella involontaria copertura. Gabbiano trafigge subito l’altro alla gola, mentre Chip stronca quasi sul nascere la marcia dell’addetto ai segnali prima che possa raggiungere la scogliera. Xavier – sotto tiro del fucile – parte all’attacco ingaggiando direttamente l’impreparato Caporale, parando il suo fendente e afferrandolo per la gola, mentre Nkosi si riversa sul mezzo bretone ferendolo alle spalle, il quale continua a prodigarsi per l’incolumità della Norrena; proprio la giovane Salty decide di abbandonare al proprio destino il caritatevole ragazzo per scagliare la propria furia sul fuciliere che ha appena sparato un colpo, non a segno, contro il Prete. Jago deve vedersela a più riprese con l’omone, che con ancora una freccia nel braccio cerca di brandire la sua sciabola sotto i colpi, veloci ma deboli, del Gambler ai propri genitali. E mentre il fuciliere cade sotto i colpi di Alexandrette e Xavier frantuma il naso al Caporale rendendolo privo di conoscenza, Soledad ragguaglia gli uomini impartendo già ordini vista la supremazia schiacciante del gruppo, lasciando a Gabbiano l’ultimo atto nel terminare l’omone. Il povero Auxley resta però preda della furia selvaggia di Nkosi, che senza suggerimenti di sorta si sfoga sul mezzo bretone macellandogli il collo fino a staccargli la testa; un volto macchiato dalla delusione e dalle lacrime. Dopo aver sistemato tutto, il gruppo si allontana col bottino da presentare a Keegan, ovvero il Caporale Seamus.

317 Zanne e Martirii Mary Foresta- Pendici Bla 11/12/1686
Su ordine e richiesta di Fred Crowe un gruppo formato da Alexandrette, Soledad, Roux e Vera si riporta ancora una volta sul Black Eye per controllare e verificare come quel cordone di navi al largo di Fortune si stia muovendo. Ore di cammino nella foresta scura guidati dall'esploratrice Norrena ed i suoi due cani portano i Governativi proprio alle pendici nere del vulcano dormiente. Eppure non fanno in tempo a fare molta strada perchè vengono interrotti dall'arrivo brusco, inaspettato di una giovane donna in fuga, inseguita e braccata da una muta di grossi mastini da guerra che già sembrano averle lasciato i segni addosso. Non ci vuole molto perchè i mastini addestrati abbattano la loro preda pronti a finirla, un attimo perchè avvenga la reazione: Soledad è la prima a tirare la freccia con precisione micidiale abbattendo il primo cane mentre i due segugi di Alexandrette tralasciano ogni ordine per scagliarsi violentemente contro uno dei mastini innescando una zuffa poderosa. Un terzo cane si lancia, invece su Vera e Roux deciso ad annientare proprio la donna mentre gli ultimi due restano sulla preda atterrata dilaniandola ripetutamente in grida strazianti e ringhi soffocati. Alexandrette ha vita facile nel ferire uno dei cani intento a mordere la donna bionda con un sapiente colpo di accetta facendolo fermare mentre l'altra bestiaccia perisce per mano dell'andalusa, non prima che questa finisca a terra, ad un soffio dall'esser morsa. Roux si scaglia invece a difesa di Vera frapponendosi fisicamente tra lei ed il cane inferocito arrestandone solo per un attimo la furia con un fendente. Fendente che però ferisce appena un cane abituato a combattere rischiando di far finire il bel dottore la faccia maciullata dalle zanne della bestia. La salvezza arriva dalla combo perfetta di Soledad e Vera, un sincrono che supera perfino la fortuna. I segugi di Alexandrette non riescono ad avere la meglio su un cane ben più grosso e preparato ma, per un attimo, riescono a rallentarlo consentendo alla Norrena di ucciderlo con un micidiale colpo. Di vivo resta solo un cane ferito che scappa nella foresta mentre la donna fa appena in tempo ad alzarsi e mostrare il segno di ustioni a forma di croce sul ventre. Poche parole in una lingua aspra dell'europa centrale, parole da capire, da tradurre e da ricordare e l'ombra di una nuova vittima, un nuovo martire tra le ombre sfortunate di Fortune.

316 Assembramento non autorizzato Loko Spiaggia 17 Novembre 1686
Tempi di guerra e di allerta in quel di George Town, dove le ronde non chiudono occhio né di notte né di giorno, pattugliando indefessi le zone a rischio. A qualsiasi ora può accadere di vederle in assetto preciso, sempre pronti all’azione, come capita a quell’eterogeneo gruppetto nei pressi della riva, in una mattina decisamente calda e assolata. Embeth, Aidan, Jacquotte e Myra sembrano però non avvedersi subito dei militari in avvicinamento, e solo Aidan sembra far caso al fatto che insieme stanno involontariamente contribuendo a creare un assembramento vietato dalla legge. In lontananza un Ragnar che cerca refrigerio, in una pausa durante il lavoro, è pronto addirittura ad unirsi anche se molto distante. I soldati invece si muovono a passo cadenzato e, a differenza di tutti gli altri, scorgono verso sud qualche movimento sospetto nei pressi della scogliera. Subito il caporale invia due uomini a controllare, mentre con il resto della truppa si avvicina al gruppuscolo pronto a prendere le generalità ai trasgressori dell’ordinanza, che fortunatamente si dileguano prima che il sottoufficiale possa punirli, venendo attirato immediatamente da alcuni spari lontani, provenienti proprio dalla zona degli scogli. Dimentico dei quattro, ormai sparpagliati, viene completamente assorbito dai suoni del piccolo scontro che si sta consumando lontano, ormai, dalla vista di tutti.

315 Cani dissalati Loko Foresta 15 Novembre 1686
Tutti digeriscono malamente questo embargo, ma non sono in molti ad avere fiducia nel Governo inglese. Fra coloro che ragionano in modo alternativo e scevro da qualsiasi compromesso, c'è un gruppo che si muove nella foresta, di notte, con una Luna ben presto oscurata dalle fronde intrecciate degli alberi. Grazie a una pista capitata quasi per caso giorni prima, un gruppo scelto dei Salty s’inoltra nel fitto della vegetazione, nel buio più totale. E’ Alexandrette che guida il silenziosissimo drappello alla ricerca di quei misteriosi individui intravisti durante l’esplorazione mattutina. Con qualche difficoltà, le sue doti di cacciatrice cominciano a dare i propri frutti, mentre Soledad sceglie saggiamente di celarsi fra i rami per supportare i suoi uomini dall’alto con Xavier a seguire, e pronto a guidare alla lotta gli ultimi due del quintetto. Ma nel momento in cui l’andalusa avvista una luce non molto distante, seppur ancora poco indicativa, tutti vengono colti alle spalle da alcuni indios capeggiati da un uomo bianco. E’ Xavier a parlare per tutti, venendo subito identificato come capo del gruppo che insieme a quei nuovi accompagnatori, si muove verso quello che sembra essere un piccolo accampamento. Fanno la conoscenza con un uomo, un Capitano di vascello, inglese e ben curato, che sembra avere perfettamente il polso dei suoi uomini oltre che vizi davvero al limite della morale. Uomini per altro molto bene organizzati, e che paiono a loro agio in quella parte di vegetazione così lontana dalla civiltà. Dopo un breve interrogatorio i cinque vengono “invitati” a passare la notte nel bivacco, e all’indomani raggiungeranno un accordo col misterioso Capitano. Poi torneranno nella ridente George Town, per riflettere sul da farsi.

314 La Legge del più forte Loko Piazza 13 Novembre 1686
La sera porta spettacolo a George Town. Chi si riversa nella bettola più malfamata della cittadina per assistere allo scontro tanto atteso fra l’imbattuto campione e il temerario sfidante, chi invece porta i propri passi laddove è prevista la punizione per chi ha offeso l’ordine costituito. Storie che si intrecciano fra i tanti volti silenti che osservano Steven calare con frustrazione e rabbia le scudisciate sulla sua futura sposa. Angel, rea di aver vilipeso nientemeno che il temuto Governatore Provvisorio Crowe. Ad assistere il Nostromo in quell’ingrato compito, mischiata fra la folla, la fedele Zoe in compagnia della stramba Jacquotte. E mentre a un paio di chilometri di distanza se le suonano di santa ragione, nella lealtà cruda e onesta di un incontro di lotta, sono altre lotte che affollano la mente di coloro che osservano il patibolo allestito nella Piazza centrale. Lotte seguite da sconfitte, in quei volti da irlandese, da negro, da spagnolo, tutti caduti sotto i colpi di scudisciate inglesi. Tutte vittime di una sorte scritta con innaturale semplicità sul colore della propria pelle, nel sudore della fronte o nella ribellione fallita. Occhi privi di empatia e di rabbia, in quella neutralità e indifferenza che solo il Potere può regalare ai suoi avversari. Angel può però godere del sostegno dei suoi connazionali, lì ad osservare pietosi quella punizione esemplare e mal digerita dalle comari domenicali, mentre Zoe si scontra verbalmente con un ricco possidente, in compagnia del proprio schiavo. In un impeto di rabbia l’uomo tenta anche di colpirla ritrovandosi subito supportato dalla folla di benestanti lì intorno, in un dileggio che aumenta nonostante, o a causa de, l’aiuto di Jacquotte, in cui la giovane apprendista del Nuestra Senora viene schernita e additata dai più a causa di idee ancora troppo progressiste da mostrare in mezzo ad una folla che in fin dei conti si era radunata per veder frustare una donna legata a un palo. La pazza francese se la cava con qualche calcio sul sedere, mentre Steven si ricongiunge a Zoe, pronta a medicare con solerzia l’amica ormai sfinita dai colpi dell’amato. Molto distante da lì, alla Tana, molti si sgolano in inni al vincitore. Mentre il perdente, ed Angel, chiudono gli occhi soccombendo alla legge del più forte.

313 Vendette e Tradimenti Anna Foresta 08 Novembre 1686
Esistono vendette che non possono essere dimenticate, ammutolite o anche solamente messe in secondo piano. Il pensiero fisso è un tarlo che avvelena il sangue e trasforma pochi giorni in secoli d'attesa tremenda e sconcertante. E' questo che, per mesi, Xavier ha dovuto subire: la consapevolezza di aver avuto sotto le mani l'assassino di sua figlia, Hendricks, ed esserselo lasciato sfuggire. Ma è grazie ai suoi compagni, alleati e sconosciuti che finalmente l'occasione si ripresenta. Alexandrette, con il supporto e la buona volontà di John, mette in piedi una recita che, davanti agli occhi di testimoni ignari, mantiene le promesse fatte da Aidan ad una seducente Miss Paradise, l'amante di Hendricks e, ora, profondamente attratta proprio dall'irlandese. Finalmente il giorno dello scambio arriva ma, invece della voce burbera di Hendricks, è proprio quella della donna più ambita della Fonda a risvegliare i sensi di Aidan ed i suoi compagni, finti carcerati e finti carcerieri in attesa della battaglia. Ci vuole poco perché la finzione del tradimento perpetrato da Alexandrette ai danni di Xavier e John venga svelata ed il massacro che ne segue vede Alexandrette e John mietono vittime, coprono le spalle ai compagni accecati, chi da un'ossessiva e distorta forma d'amore e chi da un odio tanto profondo da gettarlo in pasto al nemico con una violenza inaudita e senza freni. L'irlandese toccato da una Fortuna benevola mentre il suo unico pensiero è salvare proprio la donna che ha ingannato mettendola in pericolo di vita. Per Xavier, invece, non esiste neppure il concetto di "protezione" ma solo quello di un attacco prepotente ed irrefrenabile. Un bagno di sangue e brutalità senza precedenti che la terra inghiottirà in silenzio.

312 Festicciola Piccante Anna Fattorie 07 Novembre 1686
Le donne del Governatore hanno imparato dalle loro madri, o dalle loro tate, a trasformare anche le peggiori disgrazie in occasioni da sfruttare. E da far fruttare. Ed è così che la carne dei cavalli ammazzati durante l'attacco al Forte è passata fra le mani dell'abile Marion che l'ha trasformata in un'appetitosa zuppa piccante e bollente: una sfida per gli animi più battaglieri di George Town. Vera ha a propria volta messo assieme un bel gruppo di intrattenitori, camerieri e cabarettisti al fine di riunire la popolazione dell'isola in un unico punto, un luogo da trasformare in una Grande Festa senza pensieri ad annerire gli animi. A difenderle, ovviamente, i soldati di Sua Maestà schierati come di consueto a far da baluardo alle donne marchiate Crowe. Fra danze, scommesse e rime c'è chi ha scoperto di riuscire a risultare affascinante anche con la lingua ustionata dalle zuppe assassine di Marion, chi si è lasciata tanto andare da accettare di essere trasportata in spalla da un aitante giovanotto. Altri hanno disseppellito l'ebrezza dell'alcool, di strani brindisi - inventati probabilmente - che hanno messo in discussione anche la semplice coordinazione mano-bocca. Ma, come si sa, le feste avvengono su più livelli, dove c'è ciò che si vede ad occhio nudo e quello che, al contrario, appare per quel che non è. La contabile della Tortuga, infatti, con la complicità delle Rose e della sua guardia scozzese, sfrutta la festa per mettere in scena un piccolo teatrino di provocazioni. Qualcuno giurerà di aver sentito le due teste dorate della locanda, John ed Alexandrette, punzecchiarsi sulle loro evoluzioni intime, fino a rendere palese quanto poco la donna fosse soddisfatta delle peculiarità sessuali del morbido Tenutario. Quelle che, invece, sembravano realmente interessate a scoprire - letteralmente -gli intimi segreti del Prete si sono dimostrare le Rose della Tortuga che, nonostante la folla acclamasse a gran voce per vedere Xavier salire sul palco al fianco di Jaquotte e Janira, se lo è visto sottrarre sotto il naso dalle affascinanti prostitute della locanda. Stessa sorte riservata al Tenutario, soffocato però dall'abbraccio di un grosso scozzese davvero troppo, troppo affettuoso..

311 Fattorie in Fiamme Shango Fattorie 22 ottobre 1686
La notte delle fattorie viene sconvolta da un massiccio incendio che attira presto l’attenzione dei partecipanti. Tutti si dirigono presso l’origine dell’incendio. Roux e Janira tentano di aiutare a domare le fiamme e a salvare quanto salvabile di quelle fattorie ormai ridotte in cenere. Ragnar viene coinvolto, suo malgrado, in un fuoco incrociato che vede schierati pirati e Scotts ed al quale lui partecipa facendo fuoco contro i Pirati Lenora, Xavier e Soledad invece si dirigono presso un gruppo di Pirati che non sembrano intenzionati a partecipare allo scontro, ma che vi vengono coinvolti nel momento in cui vengono scoperti dal piccolo drappello di Salty. I Pirati vengono respinti, ma le 2 fattorie sono state rase al suolo e una terza danneggiata. Si contano vittime fra i militari Scozzesi e i civili.

310 La fine del Monco Pt. 1 Loko Forte e Bastioni 10 Otobre 1686
Fra uniformi impeccabili sempre pronte all’azione, riunioni fra ufficiali, truppe a riposo, ed entrate al galoppo, la vita al Forte procede come si conviene di questi tempi, lividi di rancore. La tensione che già aleggia fra i volti dei presenti viene acuita prima dal rapporto di un superstite malconcio di una ronda e poi dal lancio di una mano mozzata all’interno del piazzale. Ma è la voce tonante che proviene dall’esterno a schiarire le idee a tutti. Al di là delle mura l’offerta di un baratto che vede Dubois come prezzo pregiato. Il temporeggiare permette a Fred di studiare la situazione, analizzando il da farsi in quella che sembra un’imboscata ben congegnata, a Steven di preparare i soldati allo scontro, a Jeanbaptiste di scalpitare e a Roux di soccorrere il soldato ferito. Mentre il Monco viene prelevato dalla sua cella è Fred a spezzare l’equilibrio con un ordine difficile e mal digerito dalla truppa, per poi disporre l’attacco; i portoni si spalancano e le campane cominciano a suonare l’allarme. E’ Jeanbaptiste a seguire il diversivo orchestrato, costituito da cavalli in corsa, subito seguito da Steven e il suo piccolo contingente, mentre Roux porta in salvo il soldato ferito riuscendo a prendersene cura senza gli attrezzi idonei. Il Capitano osserva dall’alto, ma dopo aver ordinato l’esecuzione immediata di Dubois, scende fra i suoi uomini. Sono Steven e Jeanbaptiste a sperimentare l’organizzazione dei nemici; una raffica di tromboni falcia di netto la piccola mandria di equini, e con essi anche qualche soldato costringendo il Nostromo a rifugiarsi in una via a sinistra dopo una seconda scarica di fucili. Al francese va peggio, scansa il primo pericolo scartando a destra dove ad attenderlo c’è un altro gruppo di bucanieri armati di moschetti. L’impiccagione del Monco offusca di rabbia nel suo vice che incita la propria gente, mentre Fred lancia un secondo plotone di fanti nella mischia. Puzza di bruciato, sangue, urla, nitriti, l’allarme che risuona nel quartiere, la densa nebbia generata dagli spari: il caos più totale. Molti degli scontri si spostano nei vicoli, fra cavalli imbizzarriti e sangue che scorre. Steve è ancora alla ricerca di un modo per uscire da quella situazione ma viene preso d’assalto da alcuni predoni, dal quale emergerà vivo anche se ferito. Jeanbaptiste nell’incoscienza della sua furia eroica guadagna un proiettile nel petto e seppur travolti un paio di avversari, uno spaventato Guyscard lo costringe ad abbandonare gli scontri. Un misterioso gruppo di cavalli lanciato dalle retrovie per unirsi al carnaio, genera ulteriore scompiglio fra i nemici, fra i quali emerge l’uomo che sembra a capo di tutto. Un duello alla distanza improvviso, in due colpi simultanei, che vede Fred prevalere sull’altro ferendolo, il quale ordina la ritirata. E mentre dalla destra arriva un supporto dal Presidio a spazzare il campo, il fumo si dirada su ciò che resta del mattatoio.

309 La fine del Monco Pt.2 Mary Quartiere Occidental 10/10/1686
Angel, Ragnar, Marion e Janira si ritrovano per caso e s-fortuna a vagare per il quartiere occidentale quando ormai il coprifuoco è scattato. E se infrangi le leggi, capita che qualcosa accade: rumori, passi di tante, troppe persone per esser la pattuglia di ronda. Uomini vestiti di scuro attraversano le viuzze del quartiere, tutti diretti a Nord. Li vede Janira, e poi Marion ed Angel in un crescendo di tensione mentre Ragnar si ritrova a che fare con un ragazzino impaurito che riferisce di soldati di ronda massacrati. Ed in effetti Janira, proprio sottraendosi alla vista degli strani uomini, si ritrova a cascare su un giovane giubba rossa sgozzato e privato delle armi mentre un altro viene portato, malmenato e quasi privo di sensi verso nord. Angel tenta di scappare, un guizzo che non sfugge agli uomini che, in un attimo, le spediscono dietro un accanito inseguitore. La donna vien presto acchiappata letteralmente per i capelli e, proprio a causa del suo problema con i contatti umani, finisce per perdere i sensi rapidamente. Una scena che ha come spettatore Ragnar che, mandato il ragazzo a chiedere aiuto al forte senza tuttavia ottenere ascolto, si lancia proprio verso la ragazza trovando l'opposizione di non un solo uomo, ma ben due pirati pronti a impedire a chiunque di muoversi verso Nord. Ragnar ci prova a trattare con i due, le armi spianate uno contro l'altro ma non ottiene successo mentre Marion riesce, per miracolo, a non farsi vedere. Janira intanto, macchiata di sangue e con un coltellaccio in mano ha la sventurata idea di provare a cercare l'orgoglio della gente del quartiere nascosta dietro le porte e le finestre, cerca in loro una reazione contro gli invasori ma, da quei pavidi, ottiene solo insulti e negazioni. Eppure qualcosa di più accade: due colpi d'arma da fuoco provenienti dal Forte danno il via alla fine di tutto. Con Angel ancora a terra, svenuta e i due assalitori in fuga il caos arriva su zoccoli di cavalli impazziti dal terrore, feriti da pallettoni ed impossibili da fermare. Ragnar sottrae Angel agli zoccoli di uno stallone appena in tempo ed anche Janira e Marion riescono ad evitare per un soffio di esser travolte mentre una giubba rossa arrivata da sud uccide un pirata prima che questi riesca a far del male alle due donne. Ed intanto, come un'onda impazziata, i cavalli sopravvissuti al fuoco davanti al Forte proseguono verso sud, verso la Tortuga in una scia di morte tra pirati e civili che illiminerà l'alba di sangue

308 La fine del Monco Pt. 3 Loko Tortuga 10 Ottobre 1686
La vita alla Tortuga procede come al solito, fra quelli pronti a far nottata come Aidan seduto a un tavolo, o Vera e Jacquotte che entrano alla ricerca di una loro amica poco dopo il tramonto. Chi si attarda a trovare un rifugio da quel coprifuoco come Isaac, che viene preceduto all’ingresso dal giovane garzone del falegname. Eccitato e spaventato racconta agli avventori di non aver visto alcuna ronda dalle Botteghe in giù, segnalando invece un gruppo di persone armate dirette forse verso il Forte. Alcuni lo prendono per visionario altri però si preoccupano, come un uomo che gli corre dietro per fermarlo nel momento in cui il ragazzo si lascia inghiottire dalle tenebre per andare a curiosare. I quattro decidono di indagare a loro volta, con Jacquotte a fare da apripista, abile a muoversi fra i vicoli che dai Moli intrecciano il quartiere Occidentale. Vera dopo un po’ trova tracce di cavalli e una scelta da condividere, viziata dal tempo che scorre veloce: seguire quelle tracce o inseguire il ragazzino. Isaac scioglie gli indugi, preferendo dirigersi autonomamente verso Nord, mentre il resto del gruppo decide di proseguire verso Ovest. E’ quindi un’ombra quella che guida Jacquotte, Aidan e Vera fin quando a rumori di spari isolati si uniscono quelli caotici di una battaglia non molto distante. A chiarire la faccenda ci pensa un altro giovane terrorizzato che sbuca dai vicoli, testimone del caos violento che si sta generando. La situazione appare quindi al di là della portata del gruppo, che si trovano poi al cospetto di due individui intenti a trascinarsi un soldato mezzo morto fra i vicoli. Le invocazioni a Papa Legba di Vera sciolgono le bende alla fortuna, permettendo ad Aidan di passare inosservato e attaccare uno dei due alle spalle, e a l’Allevatrice di darsela a gambe. Anche Jacquotte decide di tornare sui propri passi, ma dopo aver creato un diversivo che permetterà ad Aidan di cavarsela con una ferita inizialmente superficiale ma dolorosa. Isaac invece prosegue senza difficoltà per la sua strada fino a imbattersi in quelle che sembrano le retrovie dei misteriosi predoni; alcuni cavalli su due dei quali i corpi inermi ma vivi di due soldati. In lontananza, affacciandosi sulla via Maestra gode della visione privilegiata della furia che si sta scatenando nei pressi del Forte. Dopo aver messo fuori combattimento il guarda cavalli, da bravo sciacallo prova a rimediare qualcosa fra i vari corpi, accorgendosi di essere papabile bersaglio di un altro sgherro in avvicinamento. Fra il desiderio di battersela e il rimorso di coscienza, decide di liberare i cavalli lanciandoli in una corsa folle al centro della battaglia per liberarsi del suo avversario, creandosi l’opportunità di fuggire indisturbato con i due soldati feriti.

307 Preludi di Carestia Anna Tortuga 5 ottobre 1686
Quella che doveva essere una romantica cena a due, alla Tortuga, ha vita breve. Angel e Steven sfidano la sorte facendosi attorniare dalla fauna di una cittadina che puzza di pesce e vive di commercio. Per l'orafa è una prova di coraggio, resa ancora più ardua dall'arrivo del Capitano Crowe, per nulla soddisfatto nel vedere il proprio attendente fare bisboccia con una donna, anziché dar man forte agli uomini del Re per le strade di George Town. Al contempo, anche Zoe e Charisma vengono accolte dalla fame di alcuni clienti che, vedendo quei visetti nuovi, sperano in uno sconto sulla parcella. Entrambe, però, ostentano la stessa ritrosa alterigia che esplode in Fred nell'istante in cui un ex soldato, attempato ed ubriaco lo urta per errore. Quel che ne segue è un confusionario alterco che pare rimbalzare dalle due donne a Crowe, e ritorno, fino a che non è uno strano odore di bruciato a solleticare le narici dei presenti. Fanno appena in tempo a rendersi conto che qualcosa non va che la porta della Tortuga vortica sui cardini lasciando entrare l’annuncio di un magazzino in fiamme poco lontano. La mobilitazione è immediata: Steven corre fuori ad organizzare le Giubbe Rosse affinché spengano rapidamente le fiamme mentre, all’interno della Tortuga, Fred estrae l’arma carica puntandola contro un energumeno intenzionato a proteggere il vecchio soldato ubriaco messo fuori gioco dal Capitano. Mentre fuori imperversa il caos, Crowe affronta l’incarnazione stessa del popolo che lo accusa di non proteggerlo abbastanza, di prendersela con chi non è altro che un suddito fedele anziché risolvere quel che li affligge oramai da mesi. Angel diviene una vittima innocente della lotta di potere fra Governo e Popolo ed è solo grazie a Zoe e Charisma se riescce ad uscire indenne dalla locanda… solo per scontrarsi con la realtà di un paio di due bambini intrappolati nel magazzino in fiamme, al primo piano. Angel, pur reduce da un attacco di panico, tenta ancora una volta di combattere la sua stessa mente, di reagire ad un corpo frenato dal terrore per correre in soccorso dei bambini. Purtroppo, però, i traumi sono bestie nere che inghiottono ogni volontà, tanto che sotto gli occhi atterriti di un’orafa impotente, sono i suoi compagni a mettere in salvo i trovatelli con un’escamotage che riesce a coinvolgere molte persone. Un salvataggio rocambolesco con, sullo sfondo, il magazzino ridotto in macerie accasciate su sé stessa. Nessuna vittima, questa volta, a George Town, solo un magazzino di scorte alimentari dato alle fiamme assieme alla speranza di poter resistere a lungo alla Fame.

306 Sangue e tributi Mary Foresta 18/09/1686
Salvare vite ed integrità non è solo questione di medicina. Esistono passaggi antichi come il mondo, riti fatti di sangue, tributi e preghiere a dei dimenticati da tanto di quel tempo da sembrare favole. Là dove il potere della medicina non arriva, ci sono vie alternative, vie che i membri del Manglier Noir conoscono bene, vie che possono e tentano di salvare la vita di chi è in bilico sull'orlo del nulla che è la Morte. Davanti agli occhi dei seguaci, all'ombra potente delle Mangrovie, Vera e Soledad offrono il tributo per salvare Aliciaconsuelo: la promessa di Roux ed il sangue della spagnola, le mani degli officianti ed il metallo nel fuoco diventano la porta per la benevolenza di Ogoun, dio del metallo e della guerra, della vita e della medicina. In una notte come tante, nel caldo asfissiante dei fuochi, nei fumi delle erbe allucinogene l'offerta di carne e sangue viene accettata. Il legame tra Roux ed Alicia si concretizza, diventa tangibile sul piano materiale: finchè vive uno l'altra resta viva in uno scambio di energie vitali sul filo del rasoio. Finchè entrambi vivono i due officianti resteranno indenni, questa la volontà di Ougun. Niente che possa diventare traccia per i cacciatori cristiani col cappuccio, son poteri sottili, effimeri. Frutto delle droghe, dell'amore, dei legami, del potere dei seguaci dei Loa.

305 Sortita alla Shipwreck Bay Anna Shipwreck Bay 13 Settembre 1686
La Famiglia è sangue, ti scorre nelle vene e scalda le membra ed è solo quando qualcuno ti incide la carne riaprendo vecchie ferite che sei costretto a renderti conto che il pensiero è sempre stato là. Immoto ed immutabile. Così è stato per Aliciaconsuelo che, grazie alla sua personale scalata al potere commerciale, si è vista piombare addosso la notizia che suo figlio, abbandonato tanti e tanti anni prima, è salpato da Port Royal per ritrovarla, scomparendo nel tragitto. Le ricerche sono state intense, sguinzagliate alla ricerca di un ragazzo, sulla base dei pochi dettagli che una madre può ricordare del figlio neonato. Eppure qualcosa si è mosso ed i tasselli si sono allineati sul sentiero impervio e maledetto che porta alla Shipwreck Bay. Aliciaconsuelo accompagnata dal fidato Roux raggiunge l’accampamento, improvvisato ma ben strutturato che è nato di recente, e lo fa percorrendo l’unico sentiero possibile fino ad essere fermati da balordi a guardia dello sbocco della via. I loro rinforzi, invece, arrivano via mare nascosti alla vista dalla luna calante e dalle torce accese che circondano l’intero accampamento: John ed Aidan, accompagnati da un uomo della Tana raggiungono la baia su una lancia e poi a nuoto, diretti al punto di incontro deciso in precedenza con il Prete. Mentre Aliciaconsuelo e Roux affrontano Hernan, Xavier non si ferma ad attendere i suoi due compagni ma si avvicina all’accampamento con l’abilità di un ladro esperto nel travestimento, nel passare inosservato anche in piena vista e con la faccia tosta di chi, in quel mondo, ci ha vissuto per anni. Ma, appena fatto il primo passo oltre le torce che delimitano la zona, il Prete – come tutti i presenti – subirà la tensione di un urlo angosciante e pregno di una sofferenza cieca: un uomo evirato di fresco viene gettato fuori da una delle baracche più grandi presenti ai lati del campo, a mo di monito per chiunque tenti di alzare la cresta. Uno spettacolo devastante per gli occhi di chi è là per spiare ma, a giudicare dalle reazioni degli altri presenti, quantomeno comune. Mentre Xavier, John ed Aidan si occupano di cercare informazioni utili per una seconda sortita, le pretese di Roux fanno di Aliciaconsuelo una vittima sacrificale utile a sciogliere la situazione di stallo in cui Hernan ed i suoi interlocutori si erano andati arenando. I tre sparpagliati sulla spiaggia scelgono saggiamente di non intervenire, vista la schiacciante inferiorità numerica, ma scoprono alcune verità che scuotono le viscere e risvegliano la rabbia sopita in quegli uomini nati per il combattimento e costretti all’inattività. I vertici della Trade Winds, invece, si allontanano da quel luogo maledetto con un’amica priva di sensi fra le braccia e con una lezione imparata a dure spese: una volta scalata la vetta, sulla cima, vi sono responsabilità e conoscenze che li trasformano in pedine utili da muovere per chi ha le leve giuste e la giusta motivazione.

302 Quel che non vorresti vedere Anna I Moli 12 Settembre 1686
La Regia Marina è tornata a pesare sulla vita di George Town. Le quattro navi che battono bandiera inglese sono state strappate alla loro inattività e disposte, in assetto da combattimento, a protezione del porto. E’ questo, in gran parte, il motivo che attira la gente ai moli seppur la sera sia tarda, per alcuni è il desiderio di farsi scortare a casa da uomini capaci ed armati e per altri, invece, a vincere sono accordi stipulati con uomini in divisa che non amano aspettare. Mentre il Capitano Crowe si fa aggiornare da un suo sergente Roux sopraggiunge per tenere fede alla parola data ed assumere l’incarico a lui offerto da Fred. In lontananza Vera e Jacquotte chiacchierano – come sono solite fare le comari – ed Embeth sopraggiunge scortata dal suo fidato Boyd. L’ultimo figuro degno di nota, fra i tanti volti che sciamano sui pontili, è Aidan ed è proprio lui il primo a subodorare aria di guai, il cozzare di lame impegnate a darsi battaglia in un vicolo, realtà che per le tre donne risulta essere più soffusa e di difficile interpretazione ma sufficiente da mettere in allarme una Vera, tristemente provata dal fin troppo recente attacco al Nuestra Senora. La mezzadra si affretta a chiamare immediatamente i gendarmi ma, in poco tempo, altri fra i popolani curiosi si rendono conto di quel che sta accadendo: un capannello di gente si forma all’imbocco del vicolo dove alcuni uomini in nero stanno tenendo testa ai soldati del Governatore. Combattenti addestrati e ben armati presi alla sprovvista dai gendarmi ma ancora desiderosi di combattere. Aidan, ancora una volta, è il primo a guadagnarsi la visuale di quanto sta accadendo, arrischiandosi ad avvicinarsi tanto da tentare, altresì, di far allontanare i curiosi davanti a ben due sputafuoco impugnate da quelli che sembrano briganti. Purtroppo la curiosità è madre di ogni disgrazia e, non appena i rinforzi chiamati dalle tre eroiche donne sopraggiungono nella mischia, i proiettili cominciano a volare abbattendo una guardia ma anche un’innocente giovane donna. E’ dal cadavere che gli crolla ai piedi che Fred Crowe viene accolto, un attimo prima che anche lui prenda parte alla battaglia abbaiando ordini e rinvigorendo il morale dei suoi uomini, che ci mettono poco a chiudere la lotta ora che la superiorità numerica annienta i nemici. Nella calma che segue la tempesta Jacquotte diventa il cuore di una preghiera comunitaria, alla quale prende incredibilmente parte anche Embeth, per la povera donna morta ma, poco più in là, Fred ed i suoi uomini trovano, all’interno del magazzino piantonato dagli aggressori deceduti, una sorpresa che faticheranno a dimenticare.

301 Il Relitto Erzulie Mare Aperto
L'equipaggio della Revenge svolge una perlustrazione delle coste dell'isola alla ricerca di possibili segni di approdo al di fuori del porto di George Town. La ricerca prende l'intera giornata ma è solo durante la notte che il gruppo finisce per portare la propria nave tra quelli che sembrano i resti galleggianti di un veliero affondato. Dall'albero maestro Soledad riesce ad individuare ciò che resta del veliero, apparentemente sventrato e semi affondato, mentre il resto dell'equipaggio si occupa del recupero dei resti galleggianti in cerca di possibili indizi. E proprio durante queste numerose manovre svolte nell'oscurità che l'equipaggio finisce vittima di un gruppo di assalitori che sembrano aver usato l'oscurità e la gran quantità di frammenti del relitto per avvicinarsi non visti alle murate della nave per assaltare i pochi marinai ancora di turno. L' allarme viene infine dato e nonostante gli assalitori cerchino di incendiare l'entrata della stiva, la resistenza del gruppo sembra rovinare il loro piano costringendoli ad un inevitabile sconfitta.

300 Sfide Anna La Tortuga 27 Agosto 1686
La Tortuga per una notte si trasforma nella contrada in cui sono le sfide a farla da padrone. La presenza di Embeth ed Aliciaconsuelo suggerisce al popolino il desiderio di vederle per una volta competere per la loro attenzione, per l’approvazione di uomini e donne che – giorno dopo giorno – dovranno decidere da chi rifornirsi, a chi rivolgersi. Ad entrambe viene data la possibilità di esporsi e sfidarsi su un campo che incaricano Jacquotte di scegliere. Purtroppo l’idea della Sartina non viene granché apprezzata, considerata troppo distante dal divertimento immediato richiesto dalla gente. Fortunatamente non ci vuole molto affinché gli animi si scaldino: Aliciaconsuelo, pur negando la sua partecipazione alla sfida, reagisce alle provocazioni di Embeth regalando al loro pubblico improvvisato uno spettacolo di accuse, critiche ed insinuazioni che riescono, per un po’, a tenerli occupati, dando il tempo a Jacquotte di sussurrare all’orecchio dello stesso ragazzo che aveva proposto la sfida: anche il nome di Noor viene quindi tirato in ballo ma, a fine serata, nessuna fra coloro che concorre per il titolo di Signora del Commercio riesce a far breccia nel cuore del popolino. Diverso approccio alle sfide hanno invece gli uomini, basta una miccia chiamata Jago per dare il via ad una vera e propria rissa, fomentata da un irlandese focoso e calmierata, con un paio di sediate ben assestate, da un cavaliere errante senza macchia né paura. Sì, perché, a combattere dopo essere anche intervenuti in difesa di Jago sono solo Aidan e JeanBaptiste, quest’ultimo vittima persino di un borseggio da parte dello Smilzo che si da alla fuga senza alcun senso dell’onore. In tutto quel trambusto Marion, dopo aver visto la sua cena saltare, investita assieme al suo tavolo dalla rissa fra maschi, si ritrova a fissare un volto sconosciuto.. eppure stranamente ed assurdamente familiare. Lineamenti che anche Roux riconosce e che decide opportunamente di pedinare, accompagnato dalla fedelissima Vera. E fra chi insegue segreti celati da uomini più misteriosi di quanto si credesse, fra chi si diverte a darsele di santa ragione dividendo poi una pinta con gli avversari.. c’è chi decide semplicemente di aprire il borsello ed offrire un giro all’intera Tortuga guadagnandosi, per qualche ora, l’approvazione di un popolo tanto umorale quanto facile da compiacere.

299 Naufragio Anna Spiaggia 2 agosto 1686
L’embargo a cui è costretta George Town si sta oramai trasformando in un cordone di morte che pare impossibile spezzare. Ogni nave che si affaccia all’orizzonte di Fortune Island diviene immediatamente la vittima attesa dei predoni affamati, che seviziano le coste e colorano il mare di un rosso profondo. Lo stesso triste epilogo investe la nave su cui viaggia Marion: una cena elegante e la gentilezza di un capitano pagato profumatamente per portarla in patria è l’ultima felice immagine di normalità tatuata sulle retine della giovane donne. Da lì in poi c’è solo l’odore della polvere da sparo, del legno bruciato. La murata investita dalle palle di cannone che sfondano un rifugio che, per Marion, doveva essere sinonimo di libertà e che si trasforma invece in una torcia di fiamme ed urla. E’ il vecchio e galante capitano della nave a trascinarla via mentre le pallottole sibilano attorno alle loro teste, una scialuppa calata in mare e la pura forza di braccia spaventate e risolute la spingono fra i cadaveri galleggianti ed i resti spezzati di un galeone oramai condannato. Giorni di solitudine in mare aperto, senz’acqua e senza cibo con cui placare la fame, la gola trasformata in una raschiante e rauca caverna di dolore, addosso abiti divenuti stracci ed i lunghi capelli biondi trasformati in stopposi serpenti seccati dal sole. E’ così che, Marion ed il suo salvatore in fin di vita raggiungono le coste di Fortune Island, un colpo di fortuna dopo l’inferno che è calato loro addosso all’improvviso. La scialuppa alla deriva viene subito avvistata da una sempre festosa Jacquotte e da Vera, sua compagna di passeggiata. Entrambe subito si attivano per segnalare la loro presenza agli occupanti della barchetta sgangherata ma è Vera che, quando finalmente le distanze lo permettono, sfida la paura delle onde che le aggroviglia lo stomaco e si spinge in mare. Un senso di mancanza oppressivo la coglie non appena l’acqua le lambisce le caviglie, una pulsante consapevolezza che si rifiuta di prendere forma e di spiegare alla giovane mezzadra il motivo stesso della sensazione che le stringe il cuore. Marion oramai si crede in salvo, prende persino il posto del vecchio Capitano – incitandolo a resistere - ai remi con tutte le intenzioni di usare le sue ultime energie per raggiungere la riva, finché non sbatte contro una duna nascosta che fa rovesciare la lancia rubando il fiato dai polmoni della giovane donna e gettando sul fondale il suo salvatore. La vita è fatta di scelte, si sa, e Marion pur vittima di una stanchezza devastante e di un corpo sciupato dalle privazioni decide di tentare di salvare la vita all’uomo. Le energie non bastano, il mare le riempie le orecchie, le soffoca le narici riempiendole la gola, promettendole serenità se solo smettesse di combattere. ---->

298 Naufragio Anna Spiaggia 2 agosto 1686
----> Vera, a sua volta è costretta a lottare contro la consapevolezza che il tempo è tiranno, che qualcosa sta per finire ed è tutto nelle sue mani: una vita per una vita. Una verità che ha dovuto imparare a sue spese in svariate occasioni e che, ora, le cala addosso come una spada di Damocle quando, grazie alle indicazioni di Jacquotte, riesce ad individuare Marion sott’acqua ed a trascinarla in salvo. E’ proprio in quel momento che, le viscere si sciolgono e la sensazione oppressiva le abbandona.. Qualcosa si è concluso e, qualcos’altro, torna a vivere nel respiro che riempie nuovamente i polmoni di Marion. Seguendo la lanterna tenuta sollevata dalla Sartina di George Town, che funge loro da faro, la naufraga e Vera riescono ad arrivare a riva trascinando con sé il cadavere di un uomo che ha rischiato e perso la sua vita per offrire a Marion una seconda possibilità. La stessa che l’aveva fatta imbarcare su un galeone e che, ora, la vede affrontare una nuova vita in un’isola sconosciuta.

297 Un'incontro ai moli [Sotto una Erzulie Moli 11 Luglio 1686
Dopo una lunga preparazione, fatta di perlustrazioni, lavori sotto copertura, ricerche ed incontri, John, Xavier, Alexandrette e Damian, si recano all'incontro con un certo Hendriks, a quanto pare il mandante della feroce aggressione che mesi fa ha coinvolto la tana. L'uomo pare aver assecondato la richiesta di una prostututa della fonda, Fiona, convinta da John a presentarlo al misterioso individuo sempre in cerca di braccia per i suoi lavori, rischiosi e ben pagati, presentandosi all'appuntamento proprio in compagnia della donna, tenuta minacciosamente vicino a se a garanzia del non essere stato tirato in una qualche trappola da quella che egli pare ritenere poco affidabile proprio per via del suo mestiere. John comincia quindi la sua recita sotto gli occhi attenti dei suoi compagni, con Alexandrette appostata sul tetto di una degli edifici circostanti unitamente a Chip, Damian nascosto dietro alcune botti precedentemente disposte per offrire loro protezione, e Xavier a far compagnia al fin troppo folto numero di astanti, travestito per apparire come uno dei poveracci ubriachi di quella zona assai malfamata. Ed è proprio il prete ad avvedersi per primo della presenza di qualcun'altro a celarsi fra le ombre del porto, la piccola Ellie, scomparsa diverse settimane prima proprio dalla sua dimora alla tana e che adesso sembra pronta a lanciarsi in un'attacco disperato contro Hendriks, vista che sembra più che sufficiente all'impulsivo Xavier per dare il via all'attacco. Il gruppetto riesce subito a destreggiarsi tra diversi attacchi, forte anche della pregressa preparazione, facendo venire a galla la presenza di alcune figure, meglio armate e più preparate della marmaglia dietro cui Hendriks pare schermarsi capaci di dare filo da torcere a tutti i presenti. Saranno le abilità congiunte dei combattenti a terra e di quelli sul tetto a mettere in fuga le proprie prede, non senza riportare ferite piuttosto profonde, riuscendo a recuperare Ellie, e ferire l'odiato Hendriks, fuggito anch'egli per svanire nelle ombre di quella notte insanguinata.

296 Occhio per occhio Mary Fattorie 26/06/1686
Notti calde, afose quelle di George Town specie quando la voce si sparge e la gente parla di strane persone che si muovono nel terriorio delle fattorie. Incappucciati e con fiaccole, accompagnati dalla nenia ipnotica di canti e preghiere, suoni cupi e odore di incenso spezzano la monotonia di sempre. Tutti, Alexandrette, Vanille, Roux e John così come tanti degli abitanti della zona si spingono a guardare, vincendo il timore delle rappresaglie delle milizie. Gli strani individui arrivano in fila, ordinati e perfetti nelle loro tonache nere sormontate da cappucci, cilici e rosari alla mano, indifferenti alla gente attorno, ai mormorii spaventati o eccitati. Parlano di redenzione e punizioni, di un Dio stanco della scelleratezza della gente di quell'isola, delle puttane e dell'azzardo, dei delinquenti e dei lascivi tanto lontani dalla luce di Dio. Lascivi ed amanti come due ragazzi che quel gruppo di Inquisitori porta con sè: un ragazzo ed una ragazza estremamente giovani, con evidenti segni di percosse addosso, vestiti di stracci diventano l'esempio della fine di chi non segue i precetti di Dio. Vanille ed Alexandrette cercano di far presente agli uomini la via della legge e del governo invitando gli Inquisitori a consegnare i poveretti alle autorità mentre un Roux inizialmente taciturno, fa poi sfoggio di una conoscenza non indifferente della parola di Dio sfidando il capo di quel gruppo di invasati riguardo la redenzione e la punizione mentre john, cercando di passare inosservato, prova a cercare un varco tra quella gente, pronto a colpire per salvare i due giovani dalla furia degli incappucciati, Ma nessuno dei presenti può far nulla quando il ragazzo, bloccato viene privato dell'occhio destro, strappato via dall'orbita come punizione al suo desiderio. Le urla di rabbia di Vanille, lo sdegno di Alexandrette e la voce di Roux, così come il tentativo di intervenire di John vengono meno quando i militari arrivano in massa, richiamati da uno dei membri della scorta di Alexandrette. I militari disperdono in fretta gli incappucciati e solo per un colpo di sfortuna John manca l'aggancio su uno dei fuggitivi mentre vanille e roux si muovono a salvare la vita del ragazzo ormai privato dell'occhio ed Alex si muove a cercare già le tracce dei misteriosi incappucciati.

295 Veni in auxilium hominum Erzulie Tana [utilizzata com 26 Giugno 1686
Nel cuore della notte, alcune voci si rincorrono raccontando di ombre scure che si accalcano per le viuzze in terra battuta che corrono lungo le fattorie, in barba al coprifuoco, sussurri che parlano di grandi fuochi e lanterne in processione, attirando inevitabilmente una piccola folla di curiosi, a cui si aggregano Vera, Sheldon, Damian e Soledad. Non servono al gruppetto che muoversi per poche decine di metri per trovarsi davanti il motivo di tutto quel trambusto: un tetro gruppo di uomini incappucciati e dalle lunghe toghe nere circonda due pire sopra le quali, legati ed imbavagliati, un uomo ed una donna di colore si disperano, in attesa di quello che sembra il loro personalissimo giorno del giudizio. Ad alzarsi da quelle figure tutte uguali, si leva una voce, quella che invita la folla al pentimento ed al coraggio nel rendere decisamente terrena la battaglia di Dio contro il demonio che egli ravvede in quelle due persone legate, a suo dire macchiatesi della gravissima colpa della stregoneria, conniventi con un demonio invisibile che tuttavia sembra ben evidente agli occhi di chi le giudica. Essi accusano la città di permanere in uno stato di orrida corruzioni e concupiscenza, attribuendo a questo stile di vita inappropriato e sordido, nonché alla connivenza di certe figure con il demonio, le meste condizioni dell'odierna George Town, ravvisando come cura quindi il pentimento e la punizione di chi ha offeso la volontà del Signore. E se la folla sembra in qualche modo trovare rapidamente un facile capro espiatorio per le proprie sventure i quei due sventurati, Vera Soledad Sheldon e Damian sembrano pensarla diversamente, organizzandosi per un rapido quanto disperato tentativo di salvataggio. Ad aprire le danze è proprio l'andalusa, che si muove prendendo distanza dalla folla per proporsi ella stessa come fautrice del rogo, levando l'ingrato compito ad un soldato malconcio, probabilmente appartenente alla ronda che sorvegliava la zona, che tremante è stato scelto per appiccare le fiamme con una grossa torcia. E mentre Soledad crea quel diversivo convincendo il consesso di incappucciati a consegnarle la torcia perché sia lei ad impiegarla, Sheldon e damina si muovono silenziosi verso due di quegli incappucciati, armati di fucile e Vera invoca sul gruppo la protezione dei Loa in una tacita preghiera. Il gruppetto si ritrova così già pronto ed in posizione quando una nuova squadra di quattro militi a cavallo arriva per sciogliere quel raduno improvvisato, nel tentativo di riportare l'ordine. Approfittando degli inattesi rinforzi, Soledad Sheldon e Damian s'impegneranno in un rapido disarmare tutti gli incappucciati più pericolosi, correndo poi a liberare i due prigionieri, prima che uno di essi bruci consumato dal fuoco appiccato all'ultimo minuto, da uno degli astanti presenti.

294 La vendetta del Monco Baron Samedi Fattorie 13/06/1686
Dopo aver lasciato trapelare alcune voci relative ad un emergenza medica presso una fattoria relativamente isolata posta ai margini della foresta, Vanille, Soledad, Xavier e John si trovano ad affrontare una notte buia e piovosa in attesa di possibili sviluppi. Vanille e Soledad accompagnate dalla scorta di due soldati passeggiano nei pressi di un capanno ben visibili grazie alla luce delle lanterne sorrette da quest'ultimi, mentre Xavier e John fradici di pioggia e nascosti nell'erba alta sorvegliano silenziosamente il passaggio delle due ragazze. L'esca sembra aver dato i suoi frutti portando un colpo di moschetto ad esplodere ai margini della foresta poco lontana, fischiando tra Vanille e Soledad per piantarsi nella spalla di uno dei soldati della scrota. Allarmate le due donne cercano dapprima rifugio nel capanno seguite dai due soldati, il cui perimetro verrà controllato da John lasciando a Xavier il compito di individuare il misterioso assalitore. L'ispanico riesce nel compito seppur a caro prezzo, avendo evitato l'imboscata del fuggiasco e riuscito a trafiggerlo con la propria sciabola, Xavier finisce comunque per essere gravemente ferito da un colpo di stiletto che sembra trovare strada tra le sue costole aprendo un ampia ferita che comincia a sanguinare copiosamente. John riesce intanto ad individuare un gruppo di assalitori che dalla parte opposta sembra mirare al capanno dove il resto del gruppo sembra aver trovato rifugio e dopo aver fallito nel cercare di aggirare il gruppo per coglierlo di sorpresa è presto costretto a ricorrere alle armi. Anche Soledad non sembra aver intenzione di attendere, tornando all'esterno per bersagliare un altro degli assalitori con un coltello avvelenato, mentre Vanille cerca rapidamente di curare la ferita subita dal soldati all'interno mettendolo fuori pericolo. Il gruppo riesce infine a penetrare nella capanna e tra questi la dottoressa può riconoscere il volto del temuto monco, Armand Dubois, il quale sembra ben determinato a vendicarsi per le ferite precedentemente subite. Soledad è costretta rapidamente a ripiegare verso l'interno mentre Vanille, armata di coltello non può fare altro che affrontare il proprio avversario faccia a faccia. John sembra riuscire a liberarsi intanto dei propri avversari, grazie anche alla manforte di uno Xavier che seppur gravemente ferito riesce ad abbattere l'uomo precedentemente avvelenato da Soledad. All'interno del capanno, Vanille e Soledad affrontano insieme la minaccia del monco riuscendo infine a metterlo fuori combattimento. Saranno necessarie repentine cure mediche per strappare Dubois e sopratutto Xavier dal rischio di una rapida morte portata dalle ferite subite.

293 Quando i bovini fanno Muuu Erzulie Moli 28 Aprile 1686
E' notte al mercato degli animali di George Town, quando John e Xavier si mescolano al resto dei passanti e dei lavoratori che ancora riempiono le strade, nonostante l'ora tarda, dedicando la propria attenzione ad alcuni degli animali, e degli uomini, che animano di versi parole e sussurri quella zona della città, immersa nella sua routine, spezzata da qualcosa di insondabile, come lo sono i pericoli che ti colgono alle spalle. Primi ad accorgersi di quanto stà per succedere sono proprio i molti animali presenti nella zona, che con i propri versi, in uno scalpitare di zoccoli, code, zanne, zampe e criniere, si mostrano piuttosto irrequieti, segnale che non sfugge all'occhio attento dell'inglese e dello spagnolo presenti. La causa di quell'irrequietezza tanto ricercata dai due non tarda tuttavia a palesarsi: una piccola mandria di mucche che corrono come impazzite, travolgendo tutto ciò che trovano sul proprio cammino, lasciando ben poco tempo a Johon e Xavier di decidere sul dafarsi. E se il primo si lancerà ad aiutare una vecchia signora che invano cerca di trarre in salvo i propri costosi cavalli, il secondo non si farà scrupoli nel lanciarsi fisicamente su di un ragazzino lasciato li a curar polli ed oche, facendogli scudo con il proprio corpo. I diversi astanti cercano riparo, guidati dalle parole di Xavier e John, che il più rapidamente possibile cercano di rendersi utili, una generosità che costa ed entrambi ben qualche ferita, riuscendo tuttavia a salvaguardare quante più vite riesca loro di proteggere.

292 Incontri Inaspettati Baron Samedi Nuestra Senora 15/05/1686
Vanille e John, appena giunto, stanno discutendo all'interno dell' ospedale Nuestra Senora quando una corpulenta donna di nome Wendy chiede alla dottoressa di seguirla a causa di un presunto incidente che avrebbe colpito suo figlio, non rendendo possibile il suo trasporto in ospedale. La donna invita anche John ad accompagnarle che accettando l'offerta, seppur incerto segue la corpulenta signora che durante il percorso sembra mostrare strani segni di agitazione e quasi di colpa. Quando i due vengono fatti accomodare nell' abitazione della donna trovano un ambiente buio illuminato dalla luce di poche lanterne, una delle quali sembra retta da Armand Dubois, il monco che già in passato ha avuto modo di avanzare ambigue parole di minaccia nei confronti della dottoressa. Il francese invita i due a sedersi mostrando il figlio della donna, attualmente minacciato da un uomo armato di Machete che risponde al nome di Bernard. I due non possono fare altro che obbedire valutando il da farsi mentre Dubois lascia che Bernard sistemi la donna e suo figlio nella camera da letto davanti la quale l'uomo resta di guardia. Il monco continuerà con minacce piuttosto dirette verso la dottoressa in caso questa non decida di vendere alcune informazioni sensibili sul forte cittadino, di tutta risposta Vanille decide che è il momento di entrare in azione, spingendo la lanterna posata sul tavolo contro il Francese, che alzandosi a sua volta riesce in parte a schivarla lasciando che questa si infranga sul pavimento cominciando a spargere olio e fiamme sul pavimento della stanza. John non resta inoperoso rovesciando con forza il tavolo contro Dubois riuscendo a gettarlo in terra. Vanille riuscirà ad assestare alcuni colpi di coltello al prezzo di una ferita piuttosto profonda sulla propria gamba, mentre John avendo intanto calcolato il successivo attacco di Bernard riesce a schivare prontamente il colpo di Machete portandolo ad incastrarsi in una delle sedie per tempo sufficente da tagliare la gola dell'uomo. Dubois riesce a liberarsi del tavolo e dell'assalto di Vanille lasciando esplodere l'unico colpo della propria pistola, che tra schegge di legno riesce ad atterrare la dottoressa guadagnandosi la via di fuga seppur sfatto e ferito. John riesce a liberare il machete dell'avversario ma l'atto non gli permettere di inseguire con la dovuta prontezza il malvivente francese. Presto Vanille si troverà a cercare di domare le fiamme procurandosi alcune ustioni alle mani sino all'arrivo dei soccorsi.

291 Asta con il Morto Anna I Moli 15 aprile 1686
La carne è un articolo prezioso che può fruttare molti quattrini a chi si prende la briga di raccoglierla, incatenarla e trascinarla di porto in porto alla ricerca di un'affare. Soprattutto quando quella carne ha braccia laboriose e menti assoggettate ad una cultura che ha reso schiave le loro anime prima ancora dei loro corpi. Edwige è così che fa la sua prima conoscenza della popolazione di George Town: dal palco di un'asta di schiavi in cui, lei, è una delle attrazioni principali. Nel pubblico persino il Governatore con la sua scorta, intenzionato ad osservare e raccogliere gli avanzi più succosi della vendita. Sono due coloro che, fra la folla, si dimostrano interessati ad Edwige: da una parte la giovane contabile della Tortuga, affiancata dai suoi due cani finemente addestrati, dall'altra un ricco benestante inglese ben conosciuto nella parte benestante di George Town. L'asta prende piede in un rialzo piuttosto rapido, condito da sguardi di pura cupidigia indirizzati ad Edwige da parte dell'inglese che non si mostra affatto intimorito dal ribattere colpo su colpo di Alexandrette. Persino Nathaniel scende in campo tentando di agevolare l'acquisto da parte della cacciatrice francese con quella che, alle orecchie di molti, suona persino troppo simile ad una minaccia di morte. Ma è qualcun altro, fra la folla, a cogliere il momento per fomentare ideologie da mesi gettate sulla popolazione di George Town: assurdamente, proprio a fare eco alla minaccia espressa da Evans, affonda una lama nelle viscere dell'aspirante acquirente. Un movimento talmente repentino e sapiente da non attirare sguardi né sospetti. Xavier, con una lama ancora insanguinata fra le dita, si allontana dalla scena indisturbato mentre già c'è chi attribuisce la morte dell'ennesimo schiavista alla Manada. Le urla, le supposizioni si accumulano, si sormontano, la gente si accalca attorno al morto finché non è Nathaniel a prendere in mano la situazione. Lo stesso Evans che, alcuni, considerano il mandante di quell'omicidio annunciato dalla sua stessa bocca.

290 Fantasmi della foresta Mary Foresta - Villaggio 10/05/1686
I membri del Governo incaricati di mantenere i contatti con gli Arawaki si apprestano ad un nuovo incontro dopo quelli che han visto Vanille acquisire conoscenze su qualche erba curativa e sugli usi dei nativi. Ma questa volta, rispetto a tutte le precedenti, qualcosa sembra diverso. I cani di Alexandrette per primi, specie Galrauch, intuiscono il nervosismo nell'aria così come le tre donne che si ritrovano, una volta superati i confini che dividono il mondo civile dal territorio degli Indios, circondate da molti più guerrieri fino ad arrivare ad un villaggio quasi del tutto smantellato. Vengono a sapere che gli Arawaki stan spostando nel cuore più fitto della foresta e in un luogo meno accessibile, i membri più vulnerabili della tribù. Questo a causa del racconto di alcuni esploratori che, dall'altro lato dell'isola, han notato strani movimenti di uomini. Gli anziani, in queste notizie e nel loro cercare risposte negli spiriti, han letto cattivi presagi portando, quindi, la gente ad allontanarsi per cercare luoghi più sicuri dove nessuno, nemmeno i bianchi a loro alleati, potrebbero trovarli. Eppure questo non è una chiusura: la promessa di mantere i contatti c'è ancora, sia verso la dottoressa che verso Soledad con la sua alleanza per i SaltyDogs. Sarà un fazzoletto bianco appeso al primo dei bastoni che segnano i confini il segnale per la dottoressa Morgan, il punto di contatto tra due civiltà.








No cause is lost if there is but one fool left to fight for it.. (Pirates of the Caribbean: At World's End · 2007)
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